Roma – Sembra valere poco l’impegno assunto (o meglio, ) da Apple e Samsung a sedersi ad un tavolo “entro 90 giorni” (già diventati 70) per trovare un accordo che metta fine all’ormai internazionale e pluriennale battaglia brevettuale che le vede contrapposte: le parti , nonostante qualche segno di disgelo e l’apparente impegno a far concludere il processo in tempi brevi, sempre spinto dalla volontà del tribunale.In seguito a del giudice Lucy Koh, infatti, Apple di metter mano alle sue accuse californiane tagliandone la metà e per tutta risposta Samsung ha accettato di impegnarsi a far cadere cinque delle dodici contestazioni brevettuali mosse.D’altra parte, le questioni fondamentali di contrapposizione e anche se il taglio delle accuse , il caso sembra ancora lontano dal potersi risolvere con un processo estivo.
Le questioni sul tavolo sono ancora tante e di diversa natura: Apple ritiene sempre i prodotti Samsung troppo simili ai suoi (per design, interfaccia utente e tecnologie impiegate), in violazione nell’utilizzo di Android, che a sua volta è trovato in infrazione della proprietà intellettuale altrui, e chiede milioni di dollari di danni dal momento che tale furto di proprietà intellettuale avrebbe già portato i dispositivi “copiati” ad avere un grande successo sul mercato.
La coreana, d’altra parte, ritiene di aver creato tecnologie innovative, sostiene che per i suoi brevetti associati agli standard 3G Cupertino manchi delle licenze necessarie e che Apple ricorra in tribunale solo perché incapace di competere sul mercato.Prima di questa sforbiciata alle cause che le vedono contrapposte, peraltro, Samsung con una nuova contraccusa Apple e tirato in ballo 8 nuovi brevetti che ritiene violati da iPhone, iPad, Apple TV e Mac.Claudio Tamburrino
In California e in Germania Giudice statunitense stabilisce la necessità di far incontrare i rispettivi CEO per cercare di chiudere la diatriba brevettuale che vede contrapposte le due aziende
Fonte:
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=3514706